Oggi parliamo di orgasmo! In vista del mio esame di Sessuologia, a conclusione del primo anno di corso, ho deciso di affrontare un argomento divertente! E a breve parleremo anche di dolore durante il sesso, altra tematica interessante, ma sicuramente dai toni “meno leggeri”.

Ci sono molti studi che, negli anni, hanno  cercato di dare una definizione sia per l’orgasmo maschile che per quello femminile. 

orgasmo

La comunità scientifica, però, non ha ancora raggiunto un accordo: non si è ancora arrivati a una definizione che vada bene per entrambi i generi, altre sono applicabili solo al genere maschile e altre solamente a quello femminile.
La definizione più carina e che si avvicina, secondo me, di più al concetto è quella dello scrittore Stanley Thomas:

“Definire l’orgasmo è difficile, poiché le descrizioni sono innumerevoli. Se una donna ne ha avuto uno sa cos’è, altrimenti è come spiegare un arcobaleno a un non vedente”.

Questo concetto riesce a far capire quanto è complesso definire il potere orgasmico. Quello che possiamo trovare in comune è che gli orgasmi sono una qualcosa di variabile, un picco transitorio di piacere intenso: può alterare la coscienza, può aumentare le contrazioni muscolari volontarie e involontarie, oltre ad una serie di alterazioni del flusso sanguigno anche a livello cerebrale che portano a una sensazione di benessere e soddisfazione. Il picco può essere attivato sia dal punto di vista biologico che psicologico. 

E’ divertente vedere che l’attivazione cerebrale durante l’orgasmo coinvolge circa 30 aree di entrambi gli emisferi ed in maniera non significativamente diversa a seconda del genere.

Sono aree coinvolte nell’elaborazione del tatto, dell’ olfatto, delle emozioni e della memoria. Insomma, durante gli orgasmi sembra che tutto l’encefalo si metta in attività, cercando anche di “mediare” tra gli aspetti intellettivi e cognitivi e l’aspetto delle emozioni e delle sensazioni a livello del corpo. Sembra che alla base delle sensazioni di disinibizione e delle alterazioni dello stato di coscienza vi sia una diminuzione del flusso di sangue che non arriva ad irrorare particolari zone del cervello. Ciò porta alla liberazione di ormoni come ossitocina, dopamina, endorfine, serotonina… che portano ad avere un rinforzo del legame con il partner, dando un senso di appagamento e soddisfazione.

Certamente non è da lasciare in disparte la componente psicologica. 

orgasmo

Se durante un orgasmo affrontassimo solo la componente biologica e fisica, non avremmo un quadro chiaro dell’esperienza sessuale. Sia il rapporto sessuale che l’apice del piacere coinvolgono l’individuo nel suo “tutto tondo”. Infatti una delle proposte della definizione di orgasmo è di un “modello tridimensionale”. Prende in considerazione tre punti di riferimento:

  • le sensazioni percepite: contrazione, congestione, tensione muscolare;
  • valutazione cosciente: se si prova piacere, soddisfazione, dolore e il contesto emozionale provato;
  • livello affettivo: i sentimenti positivi che si provano come soddisfazione, benessere e amore… oppure negativi come senso di colpa e ansia da prestazione.

Bisogna considerare che le sensazioni psicologiche sono quelle che scatenano una sensazione orgasmica intensa.

… E non prettamente quelle fisiche! Esistono anche problematiche che affronteremo la prossima settimana con il dolore che sono quelle che possono essere alla base delle difficoltà di avere un orgasmo o ad avere rapporti sessuali.


Dubbi? Domande? Chiedete! Chiedete! E (ancora) chiedete! 


Buona giornata!

 Ilaria