endometriosi

Ieri abbiamo celebrato la Giornata Mondiale dell’ Endometriosi. E’ una patologia benigna, che colpisce molte donne in età fertile, ovvero nel periodo in cui è presente il ciclo mestruale.

Cosa avviene? In cosa consiste? Il rivestimento interno dell’utero, chiamato endometrio, va a “ricoprire” anche parti dove, in teoria, non dovrebbe esserci: sostanzialmente all’interno della nostra pancia.

Quali sono le conseguenze? 

Potrebbe succedere che durante il ciclo mestruale anche le zone di rivestimento dell’utero, di endometrio, che sono all’esterno dell’utero, come quelle delle ovaie, delle tube, le pareti di intestino e vescica, possano mestruare! Possono, quindi, avvenire delle perdite di sangue che restano confinate all’interno della nostra pancia. Inoltre il sangue è una sostanza molto irritante e la sua presenza all’interno della pancia va a provocare irritazione e dolore. Tutto ciò si va ad aggiungere a quello che già si avverte durante questi giorni.

Qual è, in buona sostanza, la sintomatologia di una donna affetta da endometriosi?

Indizio principale che fa porre il sospetto è il fortissimo dolore che si avverte durante le mestruazioni. In più, più queste mensilmente si manifestano una dopo l’altra, sempre più diventano dolorose e insopportabili. Altri sintomi sono la difficoltà ad andare di corpo, a urinare e il dolore avvertito anche in assenza di mestruazioni e che peggiora durante il ciclo. Altro episodio doloroso tipico dell’endometriosi è il dolore durante i rapporti sessuali. Ciò avviene perché intorno alle zone coperte da endometrio, dopo le perdite, rimangono come dei lividi… sacche di sangue che provocano fitte al momento dell’atto. Parliamo delle zone di intestino, vescica e della vagina, che vengono sollecitate durante il rapporto.

La terapia per combattere l’endometriosi: chirurgica o non invasiva? 

Per arginare il problema, un tempo si ricorreva solo ed esclusivamente all’ operazione. Coloro che soffrivano di questa patologia dovevano sottoporsi a intervento chirurgico. E’ una sorta di bonifica delle zone colpite e dove ancora si trovavano sacche di sangue. Dopo numerosi studi si è appurato che la terapia più utile è ormonale; per “limitare i danni” provocati dall’endometriosi bisogna creare un ambiente in cui la mestruazione sia ridotta ai minimi termini. Ciò serve per fare sì che il flusso di sangue non sia così massivo.

Si conoscono le cause dell’endometriosi?

Ciò che provoca e scatena la patologia ancora non è così chiaro. Potrebbe essere l’uscita di sangue mestruale non solo nel verso giusto, quindi all’esterno, ma anche in senso inverso: a livello delle tube, che porterebbe il sangue ricco di cellule di endometrio ad andare ad intaccare zone dove la sua presenza non è solita. C’è poi l’ipotesi secondo la quale i vasi sanguigni  e anche alcuni vasi linfatici possano portare lontano e in altre zone le cellule di endometrio: un po’ come se fossero “metastasi”, ma benigne!

Negli anni si è anche visto che potrebbe esserci una predisposizione genetica.

Una mamma che soffre di endometriosi potrebbe avere un giorno figlie sofferenti della stessa patologia. Anche il basso peso alla nascita potrebbe esserne causa e anche il fumo di sigaretta, considerato causa di molte problematiche che interessano il genere femminile. Insomma, ancora le idee chiare non ci sono completamente! Ma è una patologia che richiede una diagnosi precoce e una terapia adeguate per non influire troppo sulla vita della donna che ne è affetta.

Qualcosa su questa patologia ti crea dubbi?

Chiedimi e proveremo a dissiparli insieme!!!! 

A presto!

Ilaria